Primavera, tempo di rinascita. La mente corre all’esempio di coraggio e dignità rappresentato da Franca Viola, giovane siciliana vittima di stupro che ha avuto la forza di opporsi, combattere e... rinascere. Per se stessa e per tutte le Donne.
A 17 anni, nel pieno della giovinezza, la vita le riserva un episodio che per sempre l'avrebbe segnata: viene rapita da Filippo Melodia, nipote di un boss, che, insieme ad altri dodici della sua banda, per otto giorni la violenta in un casolare, da cui viene liberata grazie a un blitz dei Carabinieri.
È il 1966 e la Legge Italiana ancora non tutela le donne vittime di stupro: l’articolo 544 del codice penale, infatti, permetteva di estinguere il reato di sequestro di persona e violenza carnale ai danni di una donna attraverso il matrimonio riparatore. La donna, quindi, vittima di quest’azione aberrante poteva, o meglio doveva, scegliere di sposare il suo aguzzino, in primo luogo per salvarlo dalla condanna del suo reato e poi per salvare, in linea con la morale dell'epoca, anche il suo onore. Solo nel 1981 il “matrimonio riparatore”, insieme al “delitto d’onore”, escono dal codice civile come argomenti che legittimano di fatto la violenza su donne, fidanzate e mogli.
Franca Viola, sostenuta dalla sua famiglia, non accetta di sposare Melodia, andando contro le consuetudini del tempo e sollevando forti polemiche in Italia e numerose interpellanze parlamentari.
Melodia e i suoi complici vengono condannati ad anni di carcere, mentre la giovane Franca diventa un’icona di libertà e dignità per tutte le donne che da lì in poi subiranno le stesse violenze.
È la prima in Italia a rifiutare il matrimonio riparatore e il suo coraggio ha rappresentato un forte segnale per la crescita civile del nostro paese e dell’emancipazione femminile.
“Tutto l’anno donna” continua il suo percorso di sensibilizzazione sul mondo femminile in tutti i campi, iniziata con la campagna dello scorso marzo, promuovendo figure di donne che hanno segnato la storia lasciandoci in eredità anche solo un entusiasmo che spesso perdiamo dietro la sfiducia in cui ci ingoia il presente.
Continua il nostro desiderio di lanciare messaggi positivi anche mediante l’ingegno, il sacrificio e la bellezza di chi non deve essere ricordato solo in occasione di un anniversario o di un determinato periodo, ma ogni giorno, tutto l’anno, essere esempio concreto di dedizione e virtù.