Esplorare per conoscersi
07 maggio 2020 | Persone

Esplorare per conoscersi

La conoscenza di sé passa attraverso l’amore per il mondo

by Daniela Natale
Redazione Metropolitan ADV

È soprattutto l’esperienza a forgiare l’anima: l’incontro con luoghi, persone e culture appartenenti a contesti differenti da quello quotidiano rappresenta una ricchezza destinata a chi è capace di coglierne il valore.
Alex Bellini, che di incontri ne ha fatti tanti nel corso delle sue avventure, ha negli occhi e nel cuore tutta la bellezza di ciò che ha visto e attraversato. E ne fa dono a chi ha intorno.

 

Esploratore, speaker motivazionale e performance coach: Alex Bellini vive le sue diverse sfaccettature personali e professionali con naturalezza, facendone un mix di entusiasmo e passione. La sua carriera è costellata di avventure ai limiti della resistenza, di conquiste ma anche di sconfitte, dovute soprattutto all’inesauribile desiderio di mettere alla prova i propri limiti.

 

Aperto nel parlare delle proprie emozioni, anche quelle meno positive, e desideroso di condividere le proprie esperienze per farne conoscenza collettiva, Alex Bellini racconta di come anche i fallimenti possano rivelarsi occasione di crescita: «Fare l’esploratore è un privilegio ma anche un mestiere che comporta grandi responsabilità. Ogni volta che intraprendo una nuova avventura ci metto tutta la mia esperienza, la mia conoscenza tecnica e la mia forza di volontà, per vivere serenamente il viaggio e completarlo al meglio. Ma a volte questo non basta, ci sono episodi non dipendenti da me o cause esterne che mi impediscono di finalizzare l’impresa. Dopo tanto studio, preparazione e aspettative non è facile accettare le delusioni. Come esseri umani sperimentiamo più facilmente il fallimento rispetto alla vittoria eppure non siamo mai abbastanza pronti a gestire l’insuccesso, nello sport, nella vita o nelle competizioni con noi stessi. A caldo si provano sentimenti e sensazioni forti, a volte contrastanti, ma è nel lungo periodo che si riesce a dare una lettura diversa all’esperienza negativa. Con il tempo» continua Bellini «il fallimento insegna a migliorarsi e a focalizzare meglio i propri obbiettivi, valutando anche la forza della propria motivazione rispetto a un’azione o un’impresa. Ecco: una delle occasioni offerte dal fallimento è rappresentata dal sentire e riscoprire nel profondo la motivazione che muove il nostro fare, che è difficile provare a monte».

 

E per dare ancora più forza alle sue parole, Alex Bellini racconta del fallimento che forse lo ha segnato di più, prima in senso negativo e poi in positivo: «Nel 2008 ho attraversato l’oceano Pacifico a remi in solitaria, partendo dal Perù e avendo come meta Sydney. Dopo quasi un anno di navigazione e circa 18.000 km percorsi, ho dovuto interrompere il viaggio a sole 65 miglia da terra per le condizioni meteorologiche avverse. Per molto tempo l’ho sentita come una sconfitta personale e professionale. Nel corso del tempo, il ricordo del fallimento, si è trasformato nella consapevolezza di essere un esploratore motivato e guidato da un forte senso dell’avventura ma, al tempo stesso, di essere un uomo in grado di prendere decisioni importanti, in momenti critici, per preservare la propria vita».

 

Le straordinarie avventure vissute da Alex Bellini si sono da sempre contraddistinte per l’audacia degli obbiettivi e l’eccezionale forza di volontà richiesta per la loro finalizzazione. L’esplorazione del mondo come opportunità per esplorare se stessi: questo è lo spirito che si può rintracciare nelle avventure di Bellini. Ma dagli ultimi viaggi emerge una ulteriore evoluzione del concetto, che sposta il focus dall’attenzione al soggetto all’umanità, dall’azione in atto alle azioni in potenza. Il “che cosa” passa quasi in secondo piano rispetto al “perché”.

 

Con il progetto 10 Rivers 1 Ocean l’esploratore ha deciso di porre massima attenzione al tema della crisi ambientale, facendosi testimone attivo di una campagna dall’alto valore sociale. A proposito del progetto, Bellini racconta: «Quest’anno ho intrapreso un viaggio (con termine previsto per il 2021) che mi porterà ad attraversare i 10 fiumi più inquinati del mondo e attraversare il Great Pacific Garbage Patch, seguendo – metaforicamente ma non solo – il percorso che fa una bottiglia di plastica prima di arrivare nell’Oceano. Ho scelto di identificarmi con la bottiglietta perché è l’oggetto che meglio rappresenta la superficialità di chi non è pienamente cosciente del disastro ambientale in corso e, ancora peggio, non comprende di essere coinvolto. Il mio è un viaggio diverso dal solito, si potrebbe definire un viaggio alla scoperta dell’orrido: racconto una verità scomoda ma con l’obbiettivo nobile, di sensibilizzare, informare e far conoscere da molto vicino lo stato delle cose. Esiste una relazione stretta tra conoscere, comprendere e amare: non possiamo amare il nostro pianeta, né comprenderlo, se non lo conosciamo. 

 

Questo mio viaggio ha in sé un grande senso simbolico, a partire dal mezzo che uso per la navigazione. Ho scelto di attraversare i fiumi a bordo di una zattera, per dare valore al viaggio e all’incontro con le persone e con i luoghi che, in questa esplorazione più che mai, sento essere specchi della mia stessa immagine, nonostante i paradossi che spesso rappresentano». 

 

La navigazione di Bellini per 10 Rivers 1 Ocean si colloca in uno scenario più ampio e globale, che vede molti Paesi coinvolti in una sorta di rivoluzione silenziosa volta a promuovere stili di vita più sostenibili: «Sono ottimista rispetto ai risultati che potrà raggiungere questa rivoluzione silenziosa: i giovani sono molto motivati, forse ancora troppo poco consapevoli. Non è facile superare il paradosso dell’essere informati su cosa sta accadendo al nostro pianeta ma, al tempo stesso, ritrovarsi a scegliere in base alla convenienza non in base al costo sociale e ambientale di un certo prodotto o servizio».

 

Psicologia, marketing e volontà sono tre elementi tra loro interconnessi e che giocano un ruolo fondamentale nell’atto di scegliere consapevolmente e responsabilmente. Anche dal valore che assumeranno nel corso dei prossimi anni dipenderà il reale cambiamento nel modo di vivere. Una nuova visione collettiva, per Alex Bellini, è già in atto, ma non riesce a dare risposta alla domanda: quanto tempo impiegheremo a rigenerarci e rinascere?
Rendere reale e concreto il cambiamento dipende solo da noi, dalla fiducia che avremo nel genere umano e dal rispetto che sentiremo nei confronti della natura. Dovremmo essere tutti un po’ più esploratori del mondo e di noi stessi, per conoscere, comprendere e amare il pianeta che ci ospita.

 

Articolo apparso su Kamala Magazine, n. 4 Dicembre 2019 , semestrale gratuito scaricabile qui

Foto © PAUL WILKINSON