Populous è il moniker dietro cui si cela Andrea Mangia. Producer, deejay, autore di colonne sonore, è un artista in grado di esplorare con disinvoltura generi musicali diversissimi tra loro, rendendo sempre riconoscibile ogni sua creazione tanto che da diversi anni porta alta la bandiera della musica elettronica italiana nel mondo. Simon Scott/Slowdive, Vasco Brondi, M¥SS KETA (è lui il producer dietro a una hit come “Xananas”), Christine and the Queens, Teebs, Clap! Clap! sono solo alcuni degli artisti che ha prodotto o con cui ha collaborato.
La lista dei grandi festival internazionali che hanno ospitato i suoi set comprende, tra gli altri, SXSW (Austin), Primavera Sound (Barcellona), Eurosonic (Groningen), Tropikali (Amsterdam), Nos Alive (Lisbona), Tropico (Acapulco) e Selvamonos (Lima). In Italia, oltre ad aver vinto nel 2016 il premio di “Miglior artista” all’Italian Quality Music Festivals, non c’è un festival che non lo abbia inserito in line up.
Legge con largo anticipo le tendenze e gli sviluppi musicali (nel 2010 vince il “Premio 2061 - La musica elettronica italiana del futuro”). Laureato in musicologia, Popolous è ascoltatore onnivoro prima ancora che musicista, ha nella curiosità il suo tratto distintivo. La moda è un’altra sua grande passione (come dimostra la sua coloratissima collezione di camicie e calzini!) e non è un caso se tra le innumerevoli collaborazioni ci siano all’attivo anche quelle con grossi brand come Gucci, Vivienne Westwood e Isabel Marant.
Nel 2020, a distanza di 3 anni da “Azulejos”, esce il suo nuovo album “W” (che sta per Women), un immaginario musicale femminile libero ed eterogeneo, un omaggio alle donne che negli ultimi anni lo hanno ispirato. Le Donne di Populous cantano, scrivono, compongono, suonano. Vengono dall’Italia, dal Giappone, ma anche dall’Argentina, dal Brasile e dal Messico. Icone, ma anche amiche.“W” è un portale spalancato sul tempo sospeso e intorpidito che stiamo vivendo, pronto a trasportarci in un mondo nuovo, matriarcale, queer e incredibilmente ironico. Concepita insieme al digital artist della scena queer berlinese Nicola Napoli, la copertina-manifesto è l’invito a “un party utopico dove faremmo follie per essere invitati”, come dichiara lo stesso Populous. Un party eclettico e trasversale, improbabile ma coerente, dove si incontrano Grace Jones e Missy Elliott, Loredana Bertè e RuPaul, Aaliyha e Amanda Lear, Beth Ditto e Divine e dove si balla house sciamanica, cumbia digitale, vogue beat ed elettronica glitch.“W” in fondo è l’opening party di un mondo che ha superato una crisi drammatica e si ritrova incredibilmente trasformato.
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