15 maggio 2016 | Persone

"La testa ti fa fare tutto e ti rende libera"

La sorprendente semplicità di Catena Fiorello

by Valentina Chittano
Redazione Metropolitan ADV

Se ci avesse invitati a casa sua per un tè, non sarebbe stata diversa. Questa tra le sue più belle qualità: la capacità di dare a un evento importante il sapore delle confidenze davanti a un camino. In questo caso sotto il sole.
Catena Fiorello è sorella dei suoi fratelli, nel senso che l'empatia che è in grado di sviluppare con gli interlocutori è proprio di famiglia. E basta un attimo per trasformarsi in simpatia in quelle uscite dialettali che ti trasportano in Sicilia in un lampo, avanti e indietro nel tempo, ad assaporare qualcosa che senti appartenerti anche senza averlo vissuto.
L'incontro con lei, nel chiostro del Palazzo della Cultura di Galatina dello scorso 14 maggio 2016, voluto e organizzato dal liceo delle scienze umane "P. Colonna" di Galatina, incredibilmente attento e sorridente attorno all'autrice, è stato edificante. Le parole di Catena Fiorello non hanno fatto piovere da un pulpito delle sentenze, bensì hanno messo allo stesso piano della platea un'esperienza che di fatto non può che essere arricchente per chi la ascolta, fosse anche solo perché nuova rispetto alla propria.
Quella di spulciare tra le pagine dei suoi libri è stata in qualche modo una scusa perché i suoi personaggi, gli spazi descritti, le emozioni vissute non sono state altro che il "la" di uno spartito che ha musicato sorrisi, curiosità, progetti e sogni che sono di tutti.
Ci siamo meravigliati per l'estrema modernità di Catena D'Amore, sua nonna, e ci è parso quasi di vederla a Taormina con bandana in testa e sigaro in bocca, a leggere poesie anche senza aver studiato e a non giudicare la gente dall'apparenza, ma ad accettarla sinceramente per il suo essere "brava persona".
Dall'omosessualità all'occhio sociale, dalle differenze di classe al cervello che ti permette di essere chi vuoi, Catena Fiorello ha viaggiato con le parole facendo mettere in viaggio tutti noi, lasciando scegliere a ognuno il percorso da intraprendere.
Nel ricordo di Rosa Peluso, sua insegnante di greco, e nell'ammissione di una gratitudine immensa per lei, non tanto per le regole didattiche, quanto per le indicazioni sulla libertà in cui ti fa vivere la testa e il modo di "riempirla", ha acceso molte consapevolezze, su tutte quella della forza del cambiamento che possono avere determinate anime in noi. Dobbiamo solo aprire gli occhi e il cuore per non lasciarle passare nella nostra vita senza che abbiano la possibilità di segnarla.