La guerra cambia la vita delle PERSONE
09 marzo 2017 | Fotografia e video

La guerra cambia la vita delle PERSONE

Una sedia vuota per ognuno/a che non è riuscito/a a fuggire

by Raffaella Calso
Redazione Metropolitan ADV

"Volevo raccontare come la guerra cambia la vita delle persone" dice il fotografo italiano, Mitidieri, che così ha rappresentato e raccontato il dramma siriano.
Con questi scatti ha ottenuto il riconoscimento del World Press Photo 2016, premio fotografico più famoso al mondo.

Ha ritratto delle famiglie, come le nostre, ma famiglie in cui manca qualcuno. E se manca qualcuno è a causa di un'unica ragione: la guerra.

Mitidieri con questi scatti riesce a rendere più vicino l'argomento "Siria", che non è e non deve essere visto nella forma dei "rifugiati" in quanto problema da risolvere, ma nella forma di famiglie distrutte, di drammi personali senza fine, da accogliere, non accettare (che in sé questo verbo ha sempre della rassegnazione), in ogni senso. Accogliere, fare spazio dentro per partecipare agli sguardi che si leggono in questi scatti.
 

"Non è stato facile trovarli, molte persone avevano paura di farsi ritrarre.
[…] Se alla fine hanno deciso di posare
è stato perché volevano che il mondo sapesse come vivono:
che hanno perso tutti i loro sogni, che non hanno più speranze".

Quelli ritratti nelle foto del 56enne italiano sono gli ultimi tra gli ultimi siriani. Si, gli ultimi degli ultimi: perché sono coloro che non hanno possibilità di fuggire e di tentare la traversata, ma non solo, non possono neanche tornare indietro, sono costretti a restare in Libano, perché "indietro" non esiste più nulla. Eccoli bloccati in questo limbo, dimenticati, angosciati da un solo pensiero: cosa li aspetta, ogni mattino al risveglio.

No, davvero non ci è dato di immaginare cosa significhi. Allora eccoci di fronte al più classico dei ritratti di famiglia, ma con quel giusto passo indietro che il fotografo ci fa fare, per cogliere anche tutto ciò che c'è intorno. Con quel giusto cinismo che ci colpisce in faccia e ci porta a incrociare lo sguardo del bambino e banalmente sperare che la prossima sedia vuota non sia la sua.

 

LE FOTO NELLA GALLERY SEGUENTE

FOTO 1. é la foto vincitrice che si è classificata al 3° posto nella categoria People del World Press Photo 2016

FOTO 2. Owayed quando è stato costretto a scappare ha dovuto "lasciare indietro" gli altri figli, quattro maschi. Da mesi di loro non ha notizie.

FOTO 3. il marito di Razir è stato rapito e ucciso da uomini armati. Lei non aveva abbastanza soldi per portare in salvo tutti e cinque i figli, ha dovuto scegliere. Ha lasciato in Siria le due figlie maggiori, di 11 e 14 anni. Non ha più notizie di loro.

FOTO 4. Mohammed stava celebrando il matrimonio della figlia quando sono cominciati i bombardamenti. Da allora di sua figlia ha perso ogni traccia.

FOTO 5. Khawale è riuscita a portare in salvo i suoi 3 figli attraversando a piedi le montagne che separano il Libano dalla Siria dopo che l'autobus su cui viaggiavano è stato colpito dalle bombe. A casa è rimasto il figlio più piccolo insieme alla nonna. "Come posso essere felice se non li ho tutti qui con me?"

FOTO 6. Sahar si è svegliata di notte a causa degli attacchi aerei, è fuggita con i 3 più piccoli dei 12 figli, oggi non sa se gli altri sono vivi o morti.